Finalmente sono riuscito a partecipare alla gara che aspettavo da tanto tempo, la famigerata BresciaNoLimits! E a poche ore dalla fine vi racconto come è andata, sapendo con certezza che l'anno prossimo vi vedrò alla partenza.
Premessa: per farvi un'idea di quanto sia bella questa gara guardate il video dell'edizione del 2011 o 2012, così scoprirete della zip-line, del tiro a segno, del laghetto del parco Ducos.. ahimé per problemi prevalentemente "politici" l'edizione di quest'anno era un po' ridotta e anche le prove non erano molto numerose..
Ritrovo per le 8.30, partenza dopo un'oretta dal parco Ducos 2. A causa della ressa iniziale finisco tra i primi 50 (su più di 300), ma siccome il ritmo mi sembra lento cerco di guadagnare posizioni. Subito qualche palla di fieno su cui arrampicarsi e qualche striscia di fuoco da saltare, si scavalca poi un camioncino e infine un paio di tunnel. E poi.. subito nel lago! Inzuppandoci completamente attraversiamo il laghetto (grande) e finalmente iniziamo a correre sul serio. Qui guadagno ulteriori posizioni e prima di finire il primo chilometro sono terzo, a pochi centimetri dal secondo e abbastanza vicino al primo, mentre il resto del gruppo è ben più indietro. Il ritmo mi sembra buono, mi sento bene e la posizione è perfetta, quindi decido di entrare in modalità "da-qui-non-mi-muovo", anche perché il primo e il secondo stanno correndo la 20 km, mentre io partecipo alla "non competitiva" di 10 km (non essendo tesserato..), quindi tutto sommato non siamo neppure rivali.
Entriamo nei prati della scuola Pastori e seguendo la strada iniziamo a risalire una valle. La strada diventa sentiero e si arrampica tra i sassi, poi il sentiero finisce ed iniziano i rovi. Continuiamo a salire ma iniziamo anche a pensare di essere sul percorso sbagliato, anche perché non vediamo segnali né cartelli. Dopo qualche minuto ci rendiamo conto che una parte del gruppo ci sta seguendo, e tra le varie urla del tipo "è buona?", "non so", "torniamo indietro!", "no continua!", decidiamo di continuare a salire, convinti ormai di essere sul percorso sbagliato (d'altro canto anche se fossimo tornati indietro non avremmo saputo dove andare). Ci arrampichiamo tra i rami, poi i rovi, le spine, l'erba alta, alcune vecchie recinzioni e ancora sassi da scavalcare e nel frattempo qualcuno si aggiunge a noi (ora in testa ci siamo io e il primo, che procediamo insieme) mentre altri si girano e tornano indietro. Questa salita ad "azimuth" mi ha fatto ricordare tanti momenti scout di totale sconforto per aver perso il sentiero, quando si sceglie di procedere in pratica dritti nel bosco (indipendentemente dagli ostacoli) con la speranza di arrivare da qualche parte...
Dopo più di venti minuti finalmente intercettiamo un sentierino (una traccia, direi) che seguiamo, scegliendo quasi a caso ad ogni bivio. Praticamente siamo solo in due, quindi ci aiutiamo e sosteniamo a vicenda. Finalmente, dopo aver proseguito in modo random per gli ultimi minuti, ritroviamo (miracolosamente) il percorso originario, dove intercettiamo qualche concorrente già stanco, e capiamo quindi di essere in coda al gruppo "vero". Io e il mio nuovo amico iniziamo una risalita "folle" per la valle, correndo come pazzi accanto agli altri concorrenti (e quindi fuori dal sentiero) e superandoli nei modi più improbabili. Ogni volta che incontriamo un ostacolo (tipo i muri di sostegno che spezzano i torrenti a fondo valle) pur di non fare la coda e passare nel punto "comodo" scegliamo di arrampicarci nei posti più assurdi - aiutandoci a vicenda - per (ri)guadagnare così qualche altra posizione.
Dopo 20 minuti di risalita inizia un sentierino in quota (ma ancora in salita), dove una coda di persone procede praticamente camminando. Il mio amico riesce a superarne un po' e così ci separiamo, mentre io rimango bloccato nella coda di persone e guadagno posizioni molto più lentamente. Finalmente inizia la discesa, che percorro in scia di un altro ragazzo a ritmi impensabili. Guadagno altre posizioni e sbuco in viale Piave, dove entro nel parco Ducos 1, attraverso un altro laghetto e scavalco qualche ultimo ostacolo, per poi passare sotto i binari e sbucare nel Ducos 2. Un ultimo attraversamento del lago grande e poi sprint finale verso il traguardo, che purtroppo non taglio per primo...
Non so di preciso la mia posizione (non mi sono fermato fino alle premiazioni), ma credo sia tra il 15° e il 20°. Nel complesso non mi lamento, considerando quante persone ho superato in salita (e soprattutto in che modo..), però senza la "deviazione" iniziale avrei probabilmente fatto una grande gara. Ahimé abbiamo scoperto che la persona che doveva indicare la strada (nel punto dove abbiamo iniziato) è arrivata dopo di noi, e ovviamente questo ci ha creato non pochi problemi..
Penso che la BresciaNoLimits sia una gran gara e sono certo che l'anno prossimo parteciperò di nuovo (beh, se non sarò fisicamente troppo lontano), augurandomi anche che introducano le prove "vecchie" come il ponte tibetano, la discesa dalle mura del castello e il tiro a segno.. E siccome mi piacerebbe dare una mano agli organizzatori (che di certo, comunque, hanno lavorato tanto per organizzare l'evento), mi appunto un paio di consigli per l'edizione 2014:
- Bello il bagno nel lago, assolutamente da non togliere. Magari non non lo metterei all'inizio della gara, giusto per evitare che i concorrenti corrano completamente fradici..
- Chiaramente serve più staff lungo il percorso: se oggi qualcuno si fosse fatto (molto) male nel risalire la valle nessuno avrebbe potuto chiamare i soccorsi (nessuno aveva il telefono) e probabilmente ora sarebbe ancora lì.. Inoltre un paio di segnali in più non avrebbero fatto male (anzi..)
- Bisogna spiegare un po' meglio all'inizio della gara alcuni concetti chiave, come il numero di giri del circuito e dove si troverà il traguardo.. giusto per evitare spiacevoli incomprensioni durante la gara
- Ovviamente la quantità e qualità delle prove "originali" deve essere aumentata, almeno ai livelli degli anni precedenti!
- Qualche punto di distribuzione acqua lungo il percorso sarebbe molto comodo. D'accordo che la gara è in autonomia, ma se non fossi entrato nel lago sarei stato disidratato dopo il primo km (ho corso senza nulla con me, solo le chiavi "meccaniche" della macchina - che mi sono portato anche in acqua)
Un'esperienza da rifare sicuramente, davvero un modo divertente di vivere lo sport, la corsa, la montagna e.. il nuoto! Ci vediamo alla partenza dell'edizione 2014.
Classifica online, sono 11° a 13 minuti dal primo. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se non avessi fatto la "variante" (involontaria)...