Se le leggi di iniziativa popolare non vengono volutamente discusse, dov'è la democrazia?
"[...] In tutta Italia 350.000 firme validate, certificate, raccolte per la legge di iniziativa popolare "Parlamento Pulito". Stipate in scatoloni e portate da me a Marini, allora presidente del Senato. Per esaminare la legge, questi cialtroni che si fanno chiamare onorevoli, hanno avuto due legislature, tre presidenti del Consiglio, Prodi, Berlusconi, Monti.
Nessuno ha ritenuto opportuno metterla in discussione. La proposta non è neppure arrivata in Senato dove Schifani ha messo in calendario di tutto, anche l'immondo Lodo Alfano e lo Scudo Fiscale per gli evasori totali, ma non la volontà di 350.000 elettori. [...]
In più di cinque anni non si è sentito un monito, un fiato, un sibilo, un gorgoglio, un accenno, un bisbiglio, un rantolo del presidente della Repubblica su Parlamento Pulito. Napolitano dove sei stato in questi lunghi anni? Ora Parlamento Pulito è decaduto, dopo due legislature infatti una legge di iniziativa popolare deve essere ripresentata, le firme raccolte di nuovo e consegnate nelle mani di chi le riceve come una supplica medioevale, una grazia da concedere e non come un diritto dei cittadini. Parlamento Pulito chiedeva tre cose, normali. Scontate per una democrazia: un Parlamento senza condannati in via definitiva, un massimo di due legislature, l'elezione diretta del candidato. [...]"
Fonte: Blog di Beppe Grillo