Archive for July 2020

Rätikon - Galadriel


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Image from here

Another amazing climbing day with Andrea.  We go for "Galadriel" in Rätikon (CH), a nice and long multi-pitch that keeps us busy for the whole day. After some kilometers of dirt road we park the car as close as possible to the wall, hike up and finally we start climbing at.. who knows.. late in the morning!

The route is challenging (6c+) but not impossible, except one single step that leaves us puzzled.. see the pitch-by-pitch description:

  1. We actually start climbing on the route on the left, and only after completing the pitch we realize that we are not where we wanted to be! Anyway, the first pitch of Galadriel is not particularly interesting.
  2. Climb a nice crag (6b?) for some meters before switching to a slab (6b+) and testing your adherence skills
  3. Nice pitch, I lead! The hards steps are at the beginning, then it gets slightly easier. 6b+ or max 6c.
  4. Easy pitch, rugged terrain.
  5. Long pitch, but not particularly difficult. 6a+ maybe.
  6. A bit harder than the previous one, but also shorter. Andrea leads.
  7. Start with a nice crag, not difficult but very enjoyable. The hardest steps are at the end, when you have to go all the way to the left, over the small roof, and then right again. Not easy!
  8. Andrea leads the hardest pitch (6c+). It doesn't seem to be particularly difficult, though, except maybe some steps at the end (just before the relay).
  9. A long traverse to the right. I lead and after the first bolt I immediately climb up.. big mistake! And I pay for it with a (not-so-small) fall! I then tried again and the second time I stayed much lower, went a bit more to the right and finally up to the second bold. Much easier! Then continue traversing to the right.. and never go up until you are under the relay (I tried to go up too early a second time and.. I had to go back down!). Overall not difficult, just stay low!
  10. Continue traversing towards the right. Clipping the first 2 bolts is somehow impossible (they are very high), so be prepared to come up with some fancy moves (e.g. climb up, clip, climb down..). After the first 3 bolts the pitch becomes a bit easier.
  11. Easy and not very interesting.

Andrea on the 10th pitch


From the last relay you can rappel down (diagonally, towards the left when looking at the wall) for 40m, then down for 20m (or so), and you will find yourself at the end of the 8th pitch. From there, keep rappelling down along the route.



Sentieri Selvaggi


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Grande giornata di arrampicata  a metà Luglio con il mitico Giuseppe, insieme anche a Valeria e Laura.

Partiamo presto, prendiamo il primo impianto e siamo subito in cima alla pista Paradiso. Poi saliamo verso passo Castellaccio incrociando tanti che puntano al "Sentiero dei Fiori". Una volta in cima scendiamo dall'altra parte, nella valle Narcanello. 


La relazione dice che il sentiero è "segnalato ma in pessimo stato, comunque non pericoloso", ma in realtà diversi tratti sono molto scoscesi e di fatto bisogna mantenere sempre alta l'attenzione. Attrezziamo perfino una rapida doppia per superare un tratto di neve molto dura!


Poi finalmente arriviamo nel grande anfiteatro ai piedi della parete, dove ci aspetta ancora tanta neve (questa volta in traverso) con non poche difficoltà (sempre neve molto dura). 


Giungiamo ora alla parete, ma perdiamo quasi mezz'ora per trovare l'attacco, convinti che fosse più' vicino al lato da cui si arriva: in realtà consiglio di camminare lungo la parete (ben oltre che ciò' che ci si aspetta) finché non si vede l'evidente targa metallica pochi metri sopra al suolo.

Commenti ai tiri:

  1. La via attacca subito con qualche passo non banale (V+ secondo me), e dopo qualche passo facile ci si ritrova in un bel diedro delicato (VII).
  2. Altri passi belli e delicati (VII), con sempre ottime protezioni
  3. Un po' più' semplice (V)
  4. Forse il tiro chiave: traverso a destra con un passo tosto (VII), veramente bello (protezioni sempre ravvicinate)
  5. Facile rampa / gradoni (poche protezioni)
  6. Non difficile, ma la chiodatura inizia ad essere rarefatta
  7. Tiro lungo ma semplice, chiodatura rarefatta
  8. Lungo tiro praticamente sprotetto e difficilmente proteggibile. Le placche da risalire non sono difficili, ma di certo neanche facili. La difficoltà vera è trovare la via (e la sosta!). Libro di vetta nella nicchia dove si sosta.
  9. Bel tiro, le difficoltà aumentano un po' ma la chiodatura aiuta!
  10. Tiro breve di collegamento
  11. Forse noi siamo stati troppo a sinistra e ci siamo ritrovati a risalire facili rampe (III / IV), fino alla sosta
  12. Dalla sosta per motivi di tempo abbiamo saltato l'ultimo tiro e traversato a destra verso la cresta, da cui poi siamo scesi (non banale!) fino al passo Castellaccio. Poi giu' per la pista Paradiso (a piedi, alle 19..) e finalmente alla macchina!


La via è molto bella e i primi tiri (più' difficili e tecnici) sono attrezzati in modalità "falesia" (o quasi), con difficoltà sempre azzerabili. Dal quinto tiro in poi, pero', la via cambia tono e diventa decisamente alpinistica. Pochissimi chiodi/fix e poche anche le possibilità di proteggersi. Difficoltà non particolarmente elevate, ma run-out veramente lunghi su roccia buona ma non sempre ottima. Il problema principale potrebbe essere trovare le soste, cosa che a noi è sempre riuscita (grazie soprattutto a Giuseppe!).

Sicuramente una via che merita di essere ripetuta, anche grazie alle ottime protezioni nei passaggi difficili (che li rendono comunque superabili). Da non sottovalutare la lunghezza ed il carattere alpinistico di molti tiri!

Materiale:

 

Catinaccio! Placcomania e Via dell'Indipendenza


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Due giorni di Catinaccio con Giuseppe!

Partiamo sabato mattina: autostrada, funivia, sentiero e finalmente siamo all'attacco di Placcomania (o "Un Diavolo per Amico").

La via è piu' facile del previsto (direi IV+ con un paio di passaggi di V+), ma la proteggibilità è davvero scarsa e quindi percorriamo diverse lunghezze con pochissime protezioni. In generale le difficoltà sono contenute, ma una caduta/scivolata potrebbe costar caro. Roccia buona ma delicata.. in piu' quasi tutti i tiri sono molto lunghi (40-50 mt).



Breve descrizione delle lunghezze:

  1. Saliamo forse troppo a destra, con il senno di poi saremmo dovuti stare nella fessura erbosa a sinistra. Poi su dritti. Non difficile, ma io salgo i primi 10-15 metri senza dentro nulla..
  2. Facile, si sale per risalti
  3. Spostarsi bene a destra, poi bello spigolo.
  4. Salire e spostarsi decisamente a sinistra (sotto la parete), poi su per placca (da cercare). Non difficile, ma.. abbastanza sprotetto..
  5. Salire dritti (superando i piccoli strapiombi). Non difficile ma.. (vedi sopra..)
  6. Traversare tutto a sinistra per superare il camino. Il passo sembra difficile ma è veramente ben protetto (due chiodi) ed inoltre neppure cosi' difficile. Poi risalire per fessure, facile.
  7. Prima facile, poi fessura carina e mai difficile.
  8. Muretto, poi facile.
  9. Risalire la placconata, poi un po' a destra (ma non troppo) ed infine puntare allo spigoletto arrotondato nero (a sinistra). Superare il tettino ed uscire in placca. Passo delicato e bello, e poi salire in sosta (ultimi metri sprotetti..).

Dopo il nono tiro siamo scesi in doppia (il decimo tiro serve piu' che altro per uscire in vetta). Anche la discesa ci ha tenuti impegnati per un po', soprattutto per recuperare le corde che non perdevano occasione di incastrarsi ed intricarsi. E poi giu' per prati verso il rifugio, poco prima che arrivasse un (breve) acquazzone.