Archive for September 2023

The Swimmers


.

 


An amazing story that deserves to be known. The movie is also a window into the world of refugees: young and old people just like us, with families, hobbies, dreams.. forced to go somewhere else to survive. It makes you think about how lucky we are.

Been there. Done that.


.

 

The modern idea of traveling: "Been there. Done that."


Purpose


.

 


Via dell'Arma (Corna Rossa - Madonna di Campiglio, IT)


.


Foto da SassBaloss

Bella via in compagnia di Beppe & friends.
Consigliata salita da passo Campo Carlo Magno con impianti fino al rifugio Boch, poi sentiero a piedi in quote (su e giu') fino alla base della parete, da risalire sudando un po'. Oppure raggiungere il rifugio Graffer, poi la cima della quarta torre (vicino all'uscita della via), poi 4 doppie in un canale detritico per arrivare alla base della parete dall'alto (agevole, anche se un po' "sfasciumoso").

Possibile anche salire in bici fino al Graffer (sterrata, abbastanza ripida!).

La via
  • Sportiva, ottimamente protetta, quasi tutti i passi piu' complessi sono azzerabili
  • Non servono protezioni rapide (protetta S1/S2)

I tiri
Vedi prima di tutto SassBaloss. In aggiunta:
  • L1, L2, L3: facili, belle
  • L4: iniziano le prime difficolta' nella placchettina iniziale
  • L5: molto bello, atletico e sostenuto! Probabilmente il tiro piu' difficile, nel complesso
  • L6: le difficolta' sono in pochi singoli passi
  • L7: ancora bello e sostenuto!
  • L8: abbastanza facile, allungare molto le protezioni!

Shenzhen Airport


.

Giusto un paio di immagini dell'aereoporto di Shenzhen, una struttura bellissima e super efficiente (30 minuti dall'ingresso al gate, con check-in bagaglio e trasferimenti interni).

Oltre al numeroso personale presente (come spesso succede in Cina) non mancano biowall e sistemi di pulizia automatici (senza conducente, ovviamente).

Ma questi forse possiamo considerarli un "lusso" di un grande aereoporto. Quello che invece dovrebbe essere la normalità in tutte le strutture (grandi e piccole), e che qui ovviamente non manca, sono distributori per l'acqua (gratuiti, ovviamente) e in generale i servizi "a misura di persona".

Basti per pansere per confronto che a Milano Malpensa non esistono distributori di acqua e quella nei bagni è - guarda caso - solo calda (e poi parlano di risparmio energetico). Per non parlare delle prese per ricaricare telefoni e pc, inesistenti in motle strutture in Italia (e assolutamente normali all'estero).

Abbiamo molto da imparare!

Dafen - La fabbrica dell'arte (originale e non)


.

Dafen dista diversi chilometri da Shenzhen ma è ottimamente collegata con la metro (che tra l'altro è bellissima). Ci si arriva con poco più di un dollaro anche partendo dall'altra parte della città (1h di treno!).



Il quartiere è un tripudio di dipinti e botteghe di artisti, copiatori e costruttori di cornici. 

Ogni angolo è una mostra/negozio di quadri, principalmente (belle) riproduzioni di opere famose (Van Gogh in particolare) ma non mancano le opere originali, alcune meno interessanti, altre molto belle.

I prezzi variano da pochi dollari per le riproduzioni più comuni (e più piccole) a qualche centinaio per le opere più grandi e belle.

La lingua è sempre una barriera, anche a segno del fatto che forse non si tratta propriamente di un quartiere/supermercato per turisti, ma più che altro di una vera fabbrica di dipinti che vengono venduti in tutto il mondo. Con Google translate e altre app però si comunica sempre senza problemi.

Davvero bello ed unico, da rivisitare.

Shenzhen - La fabbrica del mondo


.

Qualche giorno a Shenzhen (Cina) per incontrare qualche fornitore ed esplorare un po'. Benvenuti nell fabbrica del mondo, dove si produce e vende tutto, o quasi. Una metropoli da 12+ milioni di persone (piu' della Lombardia, 20% dell'Italia) fatta di strade, grattaceli, motorini (elettrici) e tante, tante persone. 

Molto pulita e nel complesso ordinata; servita da un'ottima metro con nomi delle stazioni scritte in inglese e cinese. Certo la lingua rimane una barriera, ma graze ai vari Google Translate si riesce sempre a comunicare. Tutto è digitale qui. Anzi, tutto è un QR code! Si paga con un codice (e Alipay, WeChat..), si prende la metro con un codice, si vedono codici dappertutto.

Nei giorni spesi con i fornitori ho esplorato la cina industriale, dove si costruiscono parti in plastica e metallo in piccola e grande scala. Dalla materia prima alla lavorazione meccanica e poi la finitura, spesso a mano, fino all'imballaggio e la spedizione. Fabbriche grosse e piccole, moderne o molto piu' semplici, spesso con pochi semplici dipartimenti (vendita, ingegnere, produzione). Nonostante la barriera linguistica sia evidente, sono sempre stato accolto con molta cortesia e disponibilita', e piu' volte mi hanno aiutato e trasportato in diverse zone della citta'.. davvero una grande ospitalita'.

Meteo caldo e umido. Anche un po' di pioggia, ma comunque caldo! E ieri perfino un tifone che ha schivato la citta' (ma comunque ha causato la cancellazione di molti voli incluso il mio..).

Oggi ho visitato il quartiere dell'elettronica, che pullula di negozi di tutte le forme e dimensioni, da dove partono pacchetti in continuazione (facilmente distinguibili, in quanto avvolti dal tipico nastro adesivo arancione cinese a cui ormai siamo abituati!). Si vende di tutto, dai circuiti integrati ai LED, resistenze, condensatori, accessori, elettronica di consumo, telefoni, cover di telefoni (a migliaia!).. di tutto! 



Ogni piccolo negozio gestisce i suoi ordini, probabilmente tutti sotto il mantello di un Aliexpress o simili. Ci sono perfino degli "shoppers" che passano di negozio in negozio a raccogliere multipli oggetti (per multipli ordini). Un vero formicaio di persone, negozi, oggetti.. quasi un labirinto.


Si potrebbe pensare che qui tutto costi poco o nulla ma in effetti non è proprio cosi'.. certamente i prezzi sono inferiori, ma non sempe insignificanti. Il cibo locale per strada costa poco (2-3 euro per una zuppa), ma le catene internazionali (Mc Donalds, Subway..) hanno quasi gli stessi prezzi che all'estero (questo forse è piu' o meno scontato..). Gli oggetti in vendita costano quasi come sulle piattaforme (Ali..) e si intuisce che ogni venditore ha un piccolo margine, e guadagna sulla grande quantita' di ordini che processa. I grossi negozi, invece, hanno prezzi decisamente piu' "occidentali".

Una citta' per me ancora da scoprire, ma di cui in questi pochi giorni ho potuto vedere qualche scorcio di dinamicita' e frenesia.

Predicting the Future


.