Non ho fatto proprio in tempo ad assistere al temibile inverno Australiano - diciamo che l'ho schivato anche questa volta - ma comunque ho vissuto almeno gli ultimi mesi d'autunno caratterizzati da un andamento schizofrenico delle temperature (un giorno in maglietta, un giorno con maglione e giacca a vento).
Il lavoro è proseguito bene, non sempre veloce ed efficiente, ma comunque pian piano si aggiungono piccoli pezzi (beh neanche tanto piccoli) e si delineano sempre meglio i contorni della centrale. Ci sono ancora un bel po' di elementi mancanti ma considerando la poca forza-lavoro direi che i progressi sono notevoli, e non manca molto ai primi exciting test. Nonostante le mie mansioni non siano state sempre entusiasmanti o "leggere" devo dire che l'esperienza è stata ancora una volta utile ed istruttiva, coordinare e lavorare con altre persone non richiede solo capacità di pianificazione e organizzazione del lavoro (per evitare tempi morti e ridondanze..) ma anche e soprattutto l'abilità di riconoscere le problematiche e le esigenze altrui (cosa le persone preferiscono fare, come vorrebbero lavorare..). Certamente si potrebbe ignorare ogni forma di dialogo e portare avanti il lavoro a modo proprio, ma probabilmente a lungo andare ci si renderebbe conto che le persone lavorano meglio quando si sentono prese in considerazione e quando si cerca un punto di accordo nonostante le esigenze e le personalità diverse, e così non sono mancati i momenti di confronto e dialogo, parte integrante del lavoro in struttura gerarchica.
La vita a Jemalong è stata - come mi aspettavo - un po' troppo tranquilla e "isolata", nonostante fossimo ancora un ottimo gruppo di colleghi e non mancassero mai le occasioni di trascorrere tempo insieme anche dopo il lavoro per divertirsi e stare in compagnia. In particolare ho trovato un gruppo di colleghi che mi ospitava a cena tutti i giorni e con loro si è creato un rapporto di amicizia ancora più intenso - anche perché così facendo hanno impedito che mi alimentassi a pasta e wurstel in modo continuativo..!
Ma, si sa, talvolta bisogna cambiare i piani in corso d'opera e per svariati motivi ("tecnici") ho dovuto anticipare un po' il rientro nell'emisfero nord. Poco male, in fin dei conti il bello è davvero l’imprevedibile. E così a fine Maggio ho organizzato il lavoro in modo da poter continuare da remoto e ho salutato - di nuovo - tutti i colleghi e gli amici. Sono rientrato a Sydney con alcuni colleghi, ho trascorso un tranquillo sabato a sistemare le ultime faccende e la sera sono decollato con in testa tante nuove idee e progetti per i prossimi mesi.