Mente e corpo


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Incredibile che un numero sempre maggiore di studi confermi l'importanza e l'efficacia del cosiddetto "effetto placebo". Di certo le reali possibilità della nostra mente e il legame mente-corpo rimangono ancora campi affascinanti, misteriosi e ricchi di prospettive..

Nella Grecia antica la malattia era concepita come un disordine dovuto alla rottura dello stato di normalità e si riteneva il corpo capace di una forza «risanatrice innata», iscritta nella profondità del suo essere biologico. Secondo un testo ippocratico, la natura umana è il «medico delle malattie», capace di trovare da sola la via della guarigione. Molta acqua è passata sotto i ponti da quei tempi e da quella medicina, ma oggi stranamente, in un’epoca di diagnosi supertecnologiche, di farmaci «intelligenti» e di apparente conoscenza dei processi patologici negli aspetti più minuti, molte certezze vacillano. E riprende forza, in chiave moderna, l’idea di una capacità innata del nostro organismo di reagire alla malattia, qualora prevalga un’aspettativa positiva.

Tornano in mente alcuni studi condotti negli anni Ottanta, a quell’epoca frettolosamente dimenticati, su donne operate di tumore alla mammella (tutte ad un certo stadio della malattia) curate con un identico regime di chemioterapia, dove compariva una strana forbice: quelle seguite nell’anno successivo da uno psicologo, erano meno colpite da metastasi, quasi che quel sostegno bastasse a arginare la malattia. Psiche e cancro, un pianeta ancora poco esplorato, ma ricco di suggestioni e interrogativi. E oggetto di studi, soprattutto oltreoceano. (...)

«Molti studi sono stati fatti, soprattutto nell’ultimo decennio, sull’animale da esperimento e sull’uomo (...) per capire come lo stress cronico influisca sull’evoluzione della malattia; si è visto che probabilmente tutto si gioca sulla sua capacità di deprimere certe risposte immunitarie. Interessante a questo riguardo uno studio su donne con tumore del fegato: quelle con segni palesi di depressione avevano un numero più basso di cellule deputate alla difesa dell’organismo, ma anche una sopravvivenza inferiore rispetto alle altre che cercavano di affrontare le malattia con ottimismo».

(...) Sempre più ci si accorge, comunque, che gli eventi della vita e la capacità di gestirli (si potrebbe dire, di superare lo stress che ne deriva) modificano la storia naturale di una malattia come il cancro. E che per muoversi meglio in questo panorama ancora confuso, a poco servono sia il pensiero riduzionista, che ci trasforma in un mosaico di organi, sia il dualismo artefatto fra mente e corpo, altrettanto distante dalla realtà. La persona malata per fronteggiare il suo problema, oggi forse, oltre che dei farmaci e del bisturi (comunque ineliminabili), ha bisogno di alleati, di speranza, di aspettative positive. E di studi che approfondiscano questi aspetti. Visto in questa prospettiva, appare saggio il compito che la medicina si era posta nell’antichità: appoggiare la forza auto-curatrice che risiede nel corpo.

Tratto dal Corriere

2 Responses to “Mente e corpo”

  1. Anonymous says:

    sono felice che tu dia attenzione e valore a temi in cui credo e che trasformo in scelte di vita! questo post è una iniezione d'ottimismo ! hai interessi molto "maturi" per essere un ragazzo di 23 anni!

  2. Anonymous says:

    è importante nella vita essere sempre positivi e ottimisti ma, quando arrivano certe diagnosi, soprattutto per le persone che ami, non è facile esserlo... anzi l'impatto è devastante... e poi con coraggio e difficoltà varie si va avanti, a volte da soli perché purtroppo non ci si può aspettare che altri ti aiutino, certo è importantissimo avere delle persone a fianco che moralmente danno una mano, ma ... la vita insegna che bisogna essere forti di se stessi ...
    e non sempre è facile !!!

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