Archive for November 2012

High Voltage Lab


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Wow super-mega-excting laboratorio di "High voltages"! E in effetti proprio a proposito di "alti voltaggi" abbiamo parlato, e soprattutto abbiamo "sperimentato"! Il laboratorio è huge e gli strumenti sono davvero impressionanti..

 

Tutto è in grande e le attrezzature sembrano davvero imponenti, oltre che perfettamente pulite e funzionanti..


In particolare il nostro "esperimento" era finalizzato a trovare la distanza minima prima che si verifichi una scarica tra una linea ad alta tensione ed un oggetto a terra.. così abbiamo caricato una linea ad "appena" 250-300 kV fino a che non si è prodotto un bel fulmine tra il cavo e una griglia metallica posta a 50 cm (che si è rivelata essere la distanza "minima").  Incredibile - per gli standard a cui ero abituato - che un'intera classe di 50 persone abbia assistito ad un esperimento così "reale" ed abbia perfino potuto interagire in qualche modo (io personalmente mi sono offerto volantario per semplici operazioni di predisposizione dell'esperimento..). Fantastico, davvero fantastico. Quanto si può imparare da un'esperienza in laboratorio..

E a proposito di cose "in grande", pochi giorni fa nell'atrio c'era un'esposizione di alianti, con tanto di raccolta adesioni per provare questo "sport" fantastico (o ovviamente ho lasciato la mia mail!)



Tren.. Italia


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L’Italia è sempre l’Italia. O meglio Tren-talia è sempre Tren-italia.
Il rientro a casa non è mai brusco, anzi direi piuttosto che è una lenta agonia mentre il treno dopo il confine accumula minuti di ritardo, e procede lentemante verso la stazione dove la coincidenza prenotata mesi fa sta per partire, senza preoccuparsi di aspettare il treno da Zurigo. I 30 minuti di ritardo il venerdì sera ormai sono scontati, anche se certamente è curioso che la tratta Milano-Zurigo sia sempre in orario, mentre il ritorno no..

Comunque i disservizi oltre il confine (in Italia) sono notevoli, soprattutto la domenica in partenza da Brescia. Il treno è quasi sempre affollatissimo, così pieno che qualcuno non riesce a salire, e chi sale sa che viaggerà per un’ora in piedi.

Quando poi si compra un biglietto (low-cost) per il frecciabianca si è perfino costretti a non utilizzarlo e a prendere di nuovo il regionale, perchè il treno “veloce” ha già 15 minuti di ritardo prima di arrivare a Brescia, e certamente farebbe saltare la coincidenza da Milano.
Anche le macchinette automatiche ogni tanto lasciano a piedi, ma complessivamente forse i servizi “tecnologici” (macchinette, sito web, app per l’iphone) sono l’unico elemento davvero positivo (o almeno accettabile) del nostro sistema di trasporto ferroviario.


E che la smettano di parlare di “Trenord”, di nuove compagnie, di nuovi servizi. Belle parole per cercare di giustificare uno spreco di soldi senza paragoni. Ancora una volta, privatizziamo completamente il servizio. Concorrenza. Operatori stranieri. Efficienza.

Comunque a breve lanceremo (associazione SanaMente) un questionario di valutazione del servizio, quindi state pronti a dire la vostra.

Blue zones..


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A novantasette anni Stamatis Moraitis è ancora lì, a lavorare l'orto dietro casa. A coltivare frutta e verdura. A bere ogni giorno il latte di capra e il fliskouni , il tè delle montagne con foglie di menta. A farsi le sua pennichella pomeridiana. A ritrovarsi con gli amici, vecchietti arzilli pure loro, per giocare. Nel 1976, a Stamatis Moraitis, negli Usa, avevano diagnosticato un cancro ai polmoni. «I medici mi avevano dato al massimo nove mesi di vita», racconta lui al magazine del New York Times . «Ma io sono ancora qui. Loro, i dottori, sono tutti morti»... continua qui!

Grazie montagna


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Grazie montagna per avermi dato lezioni di vita,
perchè faticando ho imparato a gustare il riposo,
perchè sudando ho imparato ad apprezzare un sorso d'acqua fresca,
perchè stanco mi sono fermato e ho potuto ammirare la meraviglia di un fiore,
la libertà di un volo di uccelli,
respirare il profumo della semplicità,
perchè solo, immerso nel tuo silenzio,
mi sono visto allo specchio
e spaventato ho ammesso il mio bisogno di verità e amore,
perchè soffrendo ho assaporato la gioia della vetta,
percependo che le cose vere,
quelle che portano alla felicità, si ottengono solo con fatica,
e chi non sà soffrire mai potrà capire.

Battistino Bonali

Battistino Bonali (bresciano) è stato uno scalatore di fama internazionale. A differenza di molti altri seppe accorgersi anche della estrema povertá della gente che vive ai piedi delle montagne in alcune parti del mondo, e non restó indifferente. Nel 1991 raggiunse la vetta dell'Everest in completo stile alpino (Great Gouluase). Morí tragicamente il giorno 8 agosto 1993, insieme all'amico Giandomenico Ducoli, durante la scalata alla parete Nord del Huascarán, quando ormai mancavano poche decine di metri all' uscita in vetta. 

Never give up.


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'We are climbers first, disabled second,' says Arc'teryx athlete Craig DeMartino.
'If you're a climber, you want to climb El Cap.' Gimp Monkeys follows DeMartino, Jarem Frye and Pete Davis' successful ascent of Zodiac, a 1,800-foot route on the Southeast Face of El Capitan in Yosemite National Park.

Thanks to Umberto