Finalmente riesco ad aggiornare il blog.. E torno indietro di un paio di settimane, quando siamo andati a Canberra, la capitale dell'Australia. Qualche ora di auto in mezzo ai campi e finalmente entriamo nell'enorme distesa di case e palazzi, con strade ampie, spazi immensi e ovviamente tanti centri commerciali. Un po' come Washington, la città non si è lentamente sviluppata nel tempo (in effetti la storia dell'Australia è troppo breve) ma è stata pensata e costruita in pochi decenni, per cui si fatica a percepirne il "centro" e tutto sembra parte di un unico grande monumento.
Appena arrivati ci incamminiamo verso il palazzo del parlam, collocato all'interno di una "collina" e ben visibile da ogni parte della città. L'edificio è decisamente moderno, e per quanto architettonicamente interessante (dall'esterno) non contiene certamente nulla di particolare, per cui ci accontentiamo di una rapidissima visita.
Torniamo poi verso il centro città, passando accanto al "vecchio" palazzo del governo (che in effetti ha solo pochi decenni in più del "nuovo") e alla zone delle ambasciate, dove tra l'altro non manca una rappresentanza (piuttosto ridicola e sminuente) degli Aborigini.
Torniamo infine all'ostello (dopo un'altra lunga camminata) e ceniamo in una zona pedonale (potrebbe essere il "centro"), per poi trascorrere una bella ed animata (...) serata in un Irish Pub con buona musica e tanta compagnia.
Il giorno dopo visitiamo un paio di musei, tra cui quello all'interno del "War memorial" che contiene diversi mezzi delle guerre del secolo scorso (e non solo).
Cogliamo l'occasione anche per una visita al museo nazionale australiano, che si propone di raccogliere documenti ed oggetti inerenti la storia di questo Paese e che purtroppo spesso si rivela una collezione di manufatti di altre nazioni importati ed usati nella recente storia australiana.
L'unica sezione particolarmente interessante è quella riguardante gli aborigini, non tanto per il materiale esposto ma piuttosto per la storia di questa popolazione così particolare ed autentica.
Prima di rientrare cerchiamo un po' di svago e in particolare puntiamo sui Go-Kart, ma dopo aver visto la pista (piccola e poco soddisfacente) cambiamo idea e puntiamo al pain ball, che si rivela un'attività eccitante e super adrenalica.
Ceniamo in città (in un ristorante italo-indiano) e rientriamo a Forbes la sera tardi, stanchi ma più che soddisfatti!